Prosegue il viaggio di PerDormire nell’universo onirico. La psicoterapeuta e giornalista Katia Vignoli ci spiega come imparare a sognare.
Ogni notte, prima di addormentarti, impegnati a lasciar tramontare i pensieri, fino a provare un senso di calma. Anche se le preoccupazioni e i problemi ancora sospesi tenteranno di non mollare la presa, allenati a entrare in uno stato di cedevolezza e abbandonati al sonno a mente vuota. Gli occhi si chiudono e, come a teatro, quando le luci si spengono, si apre lo scenario del sogno.
Sognare è come andare a teatro. La differenza è che ignori di che spettacolo si tratterà. Sappi, però, che quello spettacolo è inscenato per te e che tu ne sei lo spettatore unico. Jung scrive: “I sogni sono fenomeni individuali. Nessun simbolo che compare in un sogno può essere estratto dallo spirito individuale che lo sogna”.
Invece di affidarti alle interpretazioni sistematiche del sogno, affidati solo al tuo sentire: che emozioni hai vissuto durante il sogno? Quali immagini ti hanno più colpito? Qual è il particolare che ti è rimasto più impresso? Come è stato il tuo risveglio dal sogno?
Se ti aiuta, tieni un diario dei sogni sul comodino e, appena ti svegli, scrivi di getto quel che ricordi, che provi, che resta dello “spettacolo” cui hai assistito. Succede che alcuni sogni siano più misteriosi di altri. Chissà che rileggendo i tuoi appunti, un messaggio per ora ermetico ti sveli tempo dopo il suo prezioso significato!
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