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Bonus mobili 2024: come funziona e come chiederlo

  • 17 Gennaio 2024
Bonus mobili 2024: come funziona e come chiederlo

La buona notizia è che il bonus mobili è in vigore anche nel 2024 e consente di beneficiare di una detrazione pari al 50% delle spese sostenute, quella meno buona è che il tetto massimo è stato ulteriormente ridotto ed è ora pari a 5.000 Euro di spesa. Resta confermata la regola generale che prevede l’accesso alla detrazione fiscale esclusivamente in caso di esecuzione di lavori di ristrutturazione edilizia. Tale agevolazione permette di portare in detrazione il 50% della spesa sostenuta, da ripartire in 10 rate nella dichiarazione dei redditi dell’anno d’imposta di riferimento e in quelli successivi.

I requisiti generali per beneficiare del bonus mobili restano invariati:

  • Potranno fruire del bonus mobili i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia e che acquistano mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla: A per i forni; E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
  • La detrazione del 50% è riconosciuta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto a fruire del bonus per arredi e grandi elettrodomestici siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Quindi, per beneficiare della detrazione del 50% per il 2024 è necessario che i lavori di ristrutturazione siano iniziati dal 1° gennaio 2023.

Ma per l’acquisto di cosa è previsto il Bonus mobili 2024?

  • Mobili e arredi: ad esempio letti, materassi, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, apparecchi di illuminazione.
  • Grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe: A per i forni; alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie; alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica. Vi rientrano anche apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Come detto in precedenza, il Bonus Mobili 2024 è usufruibile solo da chi ha dato corso a lavori di ristrutturazione. È quindi utile soffermarsi su quali sono i lavori che consentono di accedere al bonus mobili:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni non danno diritto al bonus);
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.

Per gli appartamenti privati il bonus mobili non spetta in presenza di lavori di manutenzione ordinaria, quale tinteggiatura, sostituzione di pavimenti, sostituzione di sanitari o rifacimento di intonaci interni. Diversamente, per le parti comuni di edifici condominiali il bonus mobili spetta anche in caso di lavori di manutenzione ordinaria, come ad esempio la riparazione o la sostituzione di cancelli o portoni e la riparazione delle grondaie.

Ma come devono essere pagate le spese per essere riconosciute al fine dell’accesso al Bonus mobili 2024?

Per poter accedere al bonus mobili è necessario che le spese sostenute vengano pagate con mezzi tracciabili, ossia bonifico, carta di debito o credito, mentre non è possibile usufruire della detrazione in caso di versamento del corrispettivo mediante assegni o contanti. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, si deve utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. Così come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, si può accedere al bonus mobili anche in caso di finanziamento a rate, a condizione però che la società finanziatrice paghi il corrispettivo con le stesse modalità previste per il beneficiario della detrazione e che, contestualmente, il contribuente abbia una copia della ricevuta di pagamento rilasciato dalla finanziaria.

Una volta ottenuto il Bonus Mobili quali sono i documenti da conservare?

Bisogna conservare i seguenti documenti:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

Adesso avete tutte le informazioni fondamentali per accedere a questa agevolazione: affrettatevi, una casa tutta nuova, letto e materasso compresi, vi aspetta!!

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