Il tema dell’igiene, data la sua importanza per il buon riposo, è assai ricorrente sul nostro blog. In articoli precedenti abbiamo affrontato argomenti quali: la manutenzione del materasso, le azioni da intraprendere per prevenire la formazione di muffe e batteri, gli accorgimenti per proteggere il materasso nel tempo e molto altro.
Oggi torniamo sull’argomento per affrontare una questione annosa e molto sentita, vale a dire come trattare le macchie che, volente o nolente, ci ritroviamo sul rivestimento. Il letto, infatti, negli ultimi anni è diventato uno spazio versatile dove trascorrere momenti di relax, oltre che riposare e a chi non è mai successo di versare qualche goccia di caffè facendo colazione a letto o affrontare qualche “incidente” notturno con i propri bambini. In altre parole siamo pronti a scommette che a tutti almeno una volta è capitato di trovarsi qualche macchia che ha penetrato la barriera delle lenzuola arrivando a colpire il materasso. E se le prime sono facilmente lavabili in lavatrice, come la mettiamo con il secondo? Niente paura, siamo qui per aiutarvi!
Partiamo con il classificare le macchie partendo dalle più frequenti: bevande, liquidi organici (in primis urina o sangue) e muffa. In tutti questi casi la cosa più importante da fare è intervenire tempestivamente trattando la macchia fintanto che è umida non solo per avere maggiore probabilità di successo con minor sforzo, ma soprattutto per evitare che penetri negli strati inferiori andando a causare cattivi odori.
Passiamo ora ai nostri suggerimenti specifici per affrontare ciascuna di esse, perché ciascuna macchia ha il suo rimedio.
- Macchie di sangue. Partiamo senza indugio dalla situazione più ostica in quanto questa sostanza è la più complicata da rimuovere. Partendo ancora una volta dall’assunto che prima si agisce, meglio è, una chiazza di sangue ancora fresco va trattato semplicemente con acqua fredda, mentre una macchia incrostata richiede bicarbonato e limone. In quest’ultimo caso, quindi, va preparata una soluzione densa composta da polvere di bicarbonato e succo di limone in quantità proporzionali. Il bicarbonato, infatti, è un alleato insostituibile per l’igienizzazione del materasso e il limone aggiunge una potente azione smacchiante. Per un’azione urto, infine, si può passare all’acqua ossigenata da applicare mediante un batuffolo di cotone, per poi sciacquare con acqua tiepida.
- Macchie di urina. Anche in questo caso diverso è il rimedio a seconda di quando intervenite. Quando la macchia è ancora fresca, questa va tamponata con un panno imbevuto di acqua e successivamente la zona va frizionata con una soluzione composta da bicarbonato, limone e aceto. Quest’ultimo è indispensabile per la formazione di cattivo odore. Una macchia di urina secca, invece, presenta un antiestetico alone giallo che deve essere trattato con una massiccia quantità di polvere di bicarbonato inumidito che deve rimanere in posa per circa 10 minuti. Dopo che sarà completamente asciugato dovrete aspirarlo e assicuravi che non siano rimaste zone umide con l’ausilio dell’aria calda di un phon.
- Macchie gialle. Sono le più insidiose perché possono essere di varia natura, dalle creme per il corpo al sudore, passando per residui di cibo. Le macchie dovute a cibo o sostanze grasse/oleose vanno trattate con un detergente a base di enzimi capace di sciogliere. Il prodotto deve essere applicato mediante un panno pulito tamponando e deve lasciare agire per 15 minuti per poi essere rimosso con un panno umido fino a completa sparizione dell’alone. Le macchie di sudore, invece, devono essere trattare con il bicarbonato inumidito come già descritto sopra.
- Macchie di muffa. Anche in questo caso la tempestività è essenziale non solo per garantire la buona riuscita del procedimento ma anche per prevenire effetti dannosi sulla salute come reazioni allergiche di tipo respiratorio. Di nuovo ci giunge in soccorso il bicarbonato che deve essere applicato in associazione ad acqua tiepida, e succo di limone oppure aceto. La soluzione può essere versata direttamente sulla macchia oppure può essere tamponata con l’ausilio di un panno pulito e successivamente il materasso va lasciato asciugare in un ambiente quanto più possibile secco, perché la muffa prolifera in ambienti umidi.
Detto ciò, un ultimo consiglio è quello di proteggere il materasso mediante un coprimaterasso dotato di membrana impermeabile e di lavare la biancheria da letto una volta a settimana.
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