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Ritorno a scuola: prendere il ritmo senza stancarsi

  • 14 Settembre 2017
pastelli colorati, righelli, una forbice e una mela. Tutto è pronto per il ritorno a scuola

Settembre è il mese del ritorno a scuola e dei ritmi serrati. Il cambiamento di routine, e la conseguente mancanza di riposo, può incidere negativamente sulle prestazioni scolastiche. Per uno studente dormire male significa ridurre le capacità di concentrazione e memoria. Scopri i nostri consigli per permettere ai ragazzi di recuperare il ritmo scolastico senza stress.

Ritorno a scuola: una ripresa graduale e senza stress

Il ritorno a scuola è un momento difficile. Passare dalle abitudini rilassate delle vacanze alla sveglia mattutina si rivela spesso fonte di stress che si ripercuote anche sui banchi. In questa fase di ripresa è importante non aver fretta e non imporre al corpo un cambio drastico di abitudini da un giorno all’altro.

Anticipare gradualmente il risveglio aiuta infatti a ristabilire un ritmo del sonno adeguato, senza tensioni e sovraccarichi. Per consolidare la nuova routine inoltre cercate di mantenere gli stessi orari anche nei giorni festivi, soprattutto nei primi mesi di lezione.

Prima colazione e sport per riprendere il ritmo

Fare colazione è un’abitudine fondamentale per riprendere il ritmo e affrontare il ritorno a scuola. Oltre a scandire la ritualità del risveglio, mangiare la mattina permette di sostenere le attività quotidiane come lo studio e l’apprendimento.

Anche lo sport rientra tra le buone abitudini indicate per riprendere il ritmo scolastico senza stress. Durante le vacanze bambini e ragazzi dedicano molto tempo alle attività all’aperto, che se interrotte improvvisamente potrebbero sviluppare agitazione e stress.

Fare sport durante il giorno è ideale per combattere il cattivo umore dovuto al suono della sveglia: le endorfine prodotte permettono di scaricare la tensione accumulata e conciliano il buon sonno. Attenzione però, è importante che l’attività fisica venga svolta almeno 3 ore prima del momento di andare a letto.

 

Gli errori da evitare

Una cena leggera e prima delle 20:00 aiuta ad addormentarsi più facilmente, e di conseguenza a svegliarsi meglio il giorno successivo. Per migliorare il riposo bisogna evitare di fare attività fisica la sera: la produzione di endorfine e adrenalina compromette il sonno, causando insonnia e difficoltà nell’addormentarsi.

Così come lo sport anche i compiti non devono essere procrastinati a sera, soprattutto se fatti utilizzando un supporto video. No anche ai videogiochi e televisione fino a tardi. Queste attività agitano il bambino, alterando il ciclo sonno-veglia.

 

Quanto si deve dormire a seconda dell’età?

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale il numero di ore di riposo cambia a seconda dell’età. Negli ultimi anni i dati sono stati aggiornati a seguito di nuove ricerche, ecco i risultati:

  • Da 1 ai 3 anni 12-14 ore al giorno
  • Dai 4 ai 12 anni 10-12 ore al giorno
  • Dai 12 ai 18 anni 8-10 ore al giorno
  • Dai 18 anni 7-8 ore al giorno

 

Le conseguenze del dormire poco

I dati parlano chiaro: le difficoltà a dormire riguarda circa un adolescente su quattro e un bambino su tre in età pre-scolastica. Come accade per gli adulti, la mancanza di un sonno regolare comporta conseguenze negative anche su bambini e ragazzi.

Aggressività, irritabilità e difficoltà nella concentrazione possono essere elementi incisivi per l’andamento scolastico, ma sono solo alcuni degli effetti indesiderati. L’assenza di riposo compromette il benessere dell’uomo, a partire dal sistema immunitario. Inoltre dormire male aumenta il rischio di malattie legate al peso come l’obesità.

 

Il ritorno a scuola è un momento delicato. Creare una routine che favorisca un riposo adeguato per l’apprendimento e le attività scolastiche è utile per bambini e ragazzi. E per migliorare il sonno, scegliete il comfort di un materasso Made in Italy. Scoprite tutte le soluzioni nello shop PerDormire.

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