La stagione fredda è ormai un ricordo, siamo quindi giunti al momento di riporre il piumone che ci ha tenuto al caldo per tutto l’inverno. Molti a torto reputano l’operazione troppo complicata e si ritrovano a procrastinarla ciclicamente. In realtà è assai più semplice di quanto si possa immaginare. L’importante è dedicare il giusto tempo all’asciugatura. Per questo, se si vuole asciugare il capo all’aria aperta, l’ideale è attendere l’allungarsi delle giornate e un clima stabilmente mite.
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Il corretto lavaggio del piumone
La coperta con imbottitura in piuma d’oca può essere lavata in acqua, l’importante – lo ricordiamo – è avere cura di fa asciugare del tutto il capo. Le lavatrici domestiche di ultima generazione hanno una capienza sufficiente ad accogliere la coperta. In alternativa ci si può rivolgere a una lavanderia a gettoni che dispone di lavatrici professionali. In entrambi i casi il programma di lavaggio va settato su una temperatura compresa tra i 30°C e i 40°C e una centrifuga di almeno 1000 giri al minuto. Come detergente va utilizzato un sapone neutro per capi bianchi o colorati, a seconda del proprio modello.
Se poi si dispone di un’asciugatrice o ci si reca a quelle a gettoni, ecco a voi un utile trucchetto. Le piume una volta bagnate tendono a raggrupparsi in tanti accumuli, ma se durante il ciclo di asciugatura nel cestello insieme al piumone si sono inserite tre palline da tennis bianche, il risultato sarà perfetto. Il rotolamento delle palline, infatti, provoca il continuo smuovere delle piume che così non restano incollate tra di loro.
Si può comunque optare per l’asciugatura all’aria. In questo caso il vento è il segreto per ottenere un piumone soffice e corposo, mentre l’esposizione diretta al sole rischia di ingiallire la coperta.
L’importante è lavare il piumone una volta all’anno, così da farlo durare più a lungo possibile.
Rispetto alla piuma d’oca – che ha comunque il vantaggio di offrire un miglior isolamento termico, oltre a una maggiore traspirazione e termoregolazione – la coperta imbottita di fibra sintetica è di gran lunga più semplice da pulire e soprattutto asciugare. Come tutti i tessili sintetici, il lavaggio deve essere eseguito a una temperatura che non superi i 60°, mentre l’asciugatura può avvenire sia in tamburo sia all’aria aperta senza adoperare particolari accorgimenti.
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Un contenitore non vale l’altro
Così come per qualsiasi altro prodotto di origine naturale, la piuma d’oca per rimanere fresca e priva di odori necessita di un costante ricircolo dell’aria. Generalmente ciascun piumone è venduto all’interno di una sacca con fori di aerazione. Per la conservazione sullo scaffale dell’armadio, se non si può posizionare il piumone in cima alla pila di indumenti, lo si ripone in una scatola in cartone rigido abbastanza da sostenere il peso e proteggere il contenuto dalla compressione. Se non si dispone di scatole per la conservazione di indumenti già dotate di fori di aerazione, basterà praticare dei fori lungo tutti e quattro i lati perimetrali.
Il piumone sintetico è dotato di una maggiore elasticità e per una maggiore praticità e ingombro ridotto può essere conservato in un contenitore sottovuoto. Una volta estratto e lasciato disteso per pochi minuti sul letto, riprenderà la sua consistenza originale.