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Quanti e quali sono gli effetti della caffeina?

  • 29 Agosto 2024
Quanti e quali sono gli effetti della caffeina?

La caffeina è una sostanza alcaloide stimolante, che si trova in alcuni alimenti come il caffè, le foglie della pianta del tè, nel cacao, nel guaranà e nelle bacche di mate. Sfatiamo una prima fake news: la caffeina e la teina in realtà sono la stessa sostanza, poiché entrambi hanno la medesima composizione molecolare che, di fatto, li rende una sostanza unica. Quello che cambia è la diversa concentrazione di principio attivo che contengono. È per questo motivo che ci siamo abituati a distinguere erroneamente tra teina e caffeina. Il principio attivo presente nel tè, infatti, è generalmente più blando: se un caffè espresso contiene fino a 80 mg di caffeina, una tazza di tè ne contiene tra i 30 e i 40 mg, quindi la metà o meno. Bisogna però sempre considerare, anche per quanto riguarda la medesima bevanda, fattori come la lavorazione del prodottoe il tempo di infusione: nel caso del tè, per esempio, quello nero nel corso della lavorazione mantiene una quantità di principio attivo superiore a quello verde. È invece assolutamente veritiero che la caffeina, per via del suo effetto eccitante, ci aiuta a restare svegli e reattivi.

Ma quali sono gli effetti sull’organismo della caffeina?

Le molecole della caffeina interagiscono con i recettori che, nel nostro organismo, regolano le funzioni del sistema nervoso, sistema endocrino e sistema cardiovascolare. Per questo, la caffeina viene utilizzata per:

  • mantenere salda l’attenzione e la concentrazione;
  • per aiutarci a svegliarci al mattino;
  • per aumentare le nostre prestazioni sportive e la nostra resistenza fisica;
  • per velocizzare il processo di dimagrimento e diminuire le adiposità localizzate.

Ma la caffeina ha anche effetti a livellorespiratorio e circolatorio; infatti, con la sua azione aiuta il rilascio di adrenalina e noradrenalina, ormoni generalmente rilasciati dall’organismo in momenti di stress, che contribuiscono all’aumento della pressione arteriosa e del battito cardiaco, con effetti sul metabolismo corporeo. 

Quindi quando è meglio non assumere caffeina?

  • Durante la gravidanza, poiché la caffeina è in grado di attraversare la placenta;
  • durante l’allattamento, in quanto può riversarsi nel latte materno;
  • quando sono presenti patologie come l’osteoporosi o fratture poiché la caffeina riduce l’assorbimento del calcio da parte dell’organismo;
  • in presenza di disturbi gastrici per via della sua capacità di favorire l’azione dei succhi gastrici e il reflusso gastroesofageo;
  • In presenza di disturbi cardiaci e aritmie in quanto l’eccessiva assunzione di caffeina può provocare un aumento incontrollato dell’eccitazione, a cui si possono sommare forte tachicardia, nervosismo e insonnia.

Quanto dura l’effetto della caffeina sul sonno?

La “quantità totale” di sonno e la sua conseguente qualità sono ridotte in maniera significativa dal consumo serale di caffè. L’effetto della caffeina sul sonno è più marcato nei soggetti femminili rispetto a quelli maschili e ha notevoli conseguenze anche nei soggetti anziani, in quanto la caffeina va ad aggiungersi alla fisiologica riduzione del sonno in età avanzata. Anche se questa è una regola bisogna però ammettere che c’è una grande variabilità individuale della risposta alla caffeina che spiega perché alcune persone che assumono caffè prima di coricarsi riposano bene senza percepire turbe dell’addormentamento.

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