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In quale fase del sonno ci si riposa di più?

  • 13 Ottobre 2025
In quale fase del sonno ci si riposa di più?

Il sonno è uno dei bisogni primari dell’essere umano, un processo tanto naturale quanto fondamentale per il nostro benessere. Spesso pensiamo al dormire come a un semplice momento di pausa, ma in realtà si tratta di un’attività complessa, composta da più fasi che si alternano in cicli durante tutta la notte. Non tutte le fasi hanno lo stesso ruolo: alcune rigenerano il corpo, altre la mente. Ma in quale fase del sonno ci si riposa di più?

Per rispondere a questa domanda è necessario comprendere come funzionano le fasi del sonno, quali benefici apportano e in che modo influiscono sul nostro risveglio.

Le fasi del sonno: un viaggio in più tappe

Durante la notte attraversiamo diversi cicli di sonno, ciascuno della durata media di circa 90 minuti. Ogni ciclo si compone di più stadi che vanno dal sonno leggero fino a quello profondo e alla fase REM. Questo schema si ripete 4-6 volte a notte, garantendo il giusto equilibrio tra recupero fisico e mentale.

Le fasi del sonno e riposo sono generalmente suddivise in due macro-categorie:

  • Sonno NREM (Non-Rapid Eye Movement): comprende le fasi da 1 a 3, caratterizzate da un progressivo rallentamento delle funzioni vitali;
  • Sonno REM (Rapid Eye Movement): la fase in cui si sogna, con intensa attività cerebrale.

Vediamole nel dettaglio.

Fase 1: addormentamento

È il momento di transizione tra veglia e sonno. In questa fase i muscoli si rilassano, l’attività cerebrale rallenta e si possono verificare piccoli sobbalzi involontari. È molto breve, dura solo pochi minuti, e non è particolarmente rigenerante.

Fase 2: sonno leggero

In questo stadio l’organismo si prepara a un riposo più profondo. La temperatura corporea scende, il battito cardiaco rallenta e il cervello riduce ulteriormente l’attività. Il sonno leggero rappresenta circa il 50% del tempo totale di riposo e costituisce una fase importante di transizione.

Fase 3: sonno profondo

È la fase più riposante per il corpo. Durante il sonno profondo:

  • il metabolismo rallenta al minimo;
  • i tessuti si rigenerano;
  • vengono prodotti ormoni fondamentali, come quello della crescita;
  • il sistema immunitario si rafforza.

È qui che avviene il vero recupero fisico, ed è questa la fase che risponde meglio alla domanda “in quale fase del sonno ci si riposa di più”.

Fase REM

Dopo circa 70-90 minuti dall’addormentamento inizia la fase REM. È caratterizzata da rapidi movimenti oculari, attività cerebrale intensa e sogni vividi. Sebbene non sia la fase più “riposante” per il corpo, è fondamentale per consolidare la memoria, rielaborare emozioni e migliorare le capacità cognitive. Senza REM, ci si sveglia confusi e mentalmente affaticati.

In quale fase del sonno ci si riposa davvero?

La fase del sonno in cui il corpo si rigenera maggiormente è il sonno profondo (NREM 3). È in questo stadio che avvengono i processi più importanti di recupero: i muscoli si rilassano, i tessuti si riparano, il cervello rimuove le tossine accumulate durante la veglia.

Ma il riposo non può dirsi completo senza un’adeguata quantità di sonno REM. Questa fase, pur non essendo la più rigenerante a livello fisico, è indispensabile per mantenere equilibrio emotivo, creatività e memoria. In altre parole, ci si riposa di più durante il sonno profondo, ma per svegliarsi davvero freschi serve anche la fase REM.

Fasi del sonno e risveglio: come svegliarsi riposati

Molti si chiedono: “Perché dormo 8 ore e mi sento comunque stanco?”. La risposta è che non basta la quantità, ma conta la qualità del sonno. Le fasi del sonno e riposo devono alternarsi in modo equilibrato.

Se ci si sveglia durante il sonno profondo, si può provare una forte sensazione di stordimento, detta “inerzia del sonno”. Per questo motivo è meglio aprire gli occhi durante il sonno leggero o alla fine di un ciclo completo.

Per ottimizzare il riposo è utile calcolare i cicli da 90 minuti: se devi svegliarti alle 7, l’orario migliore per addormentarti è intorno alle 23, così da completare 5 cicli.

Come favorire un sonno davvero rigenerante

Per garantire un sonno che comprenda adeguatamente tutte le fasi, è fondamentale seguire alcune buone abitudini:

  • Stabilisci una routine regolare: andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora aiuta il corpo a mantenere ritmi circadiani stabili;
  • cura l’ambiente della camera: temperatura tra 18 e 20 gradi, buio e silenzio favoriscono il sonno profondo;
  • riduci gli stimoli serali: evitare schermi luminosi, caffeina e pasti pesanti prima di coricarsi;
  • scegli il materasso giusto: un supporto ergonomico è determinante per garantire il rilassamento muscolare e il mantenimento di posture corrette;
  • dedica tempo al rilassamento: attività leggere come lettura, meditazione o stretching aiutano a prepararsi al riposo.

Seguendo questi accorgimenti, è più facile raggiungere un equilibrio tra sonno profondo e REM e svegliarsi veramente riposati.

L’importanza della fase REM

Anche se il sonno profondo è la fase più riposante per il corpo, non bisogna sottovalutare il ruolo della REM. Questa fase rappresenta un “allenamento notturno” per il cervello: consolida i ricordi, fissa le nuove informazioni e regola le emozioni.

Per approfondire questo aspetto, ti consiglio di leggere il nostro articolo dedicato proprio alla Fase REM.

FAQ

Quali sono le 5 fasi del sonno?

Le cinque fasi del sonno comprendono addormentamento, sonno leggero, sonno medio, sonno profondo e fase REM.

Che differenza c’è tra sonno REM e sonno profondo?

Il sonno profondo rigenera il corpo, mentre la fase REM stimola memoria, apprendimento ed elaborazione emotiva.

Quante ore di sonno REM per notte?

In media un adulto dovrebbe passare 1,5-2 ore per notte in fase REM, distribuite nei vari cicli.

Quando andare a letto per svegliarsi alle 7?

L’ideale è addormentarsi intorno alle 23, così da completare 5 cicli da 90 minuti.

In quale fase del sonno è meglio svegliarsi?

È preferibile svegliarsi durante il sonno leggero, quando il corpo è già vicino alla veglia e ci si sente più freschi.

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