Dormire è una delle attività più naturali per l’essere umano: pensare di poter stare senza dormire sarebbe come smettere di respirare! Esiste tuttavia una posizione corretta per dormire, che permette di svegliarsi senza dolori e con una sensazione di benessere.
Nessuno ci insegna a dormire quando nasciamo, e quest’attività fa parte di noi fin dall’inizio della nostra esistenza. Ciò che apprendiamo da piccoli è l’alternanza del ciclo veglia-sonno grazie a una routine che educa il bambino a dormire sempre più durante la notte e sempre meno durante il giorno, man mano che cresce. Spesso, però, sottovalutiamo le posizioni del sonno, buone o cattive che siano. Curiosamente, i neonati tendono ad adottare posizioni ideali per dormire, mentre crescendo assumono posture non naturali e inadatte.
Le posizioni migliori per dormire bene
Le principali posizioni di sonno sono:
- sulla schiena
- su un fianco (destro o sinistro)
Idealmente, la posizione migliore per dormire è sulla schiena, con le braccia lungo il corpo: il sangue circola in modo ottimale negli arti, la schiena è ben sostenuta, le vertebre ritrovano il corretto allineamento e i muscoli si rilassano. Dormire supini allevia i dolori temporo-mandibolari e cervicali, soprattutto se si utilizza un cuscino sagomato che sostiene bene le vertebre cervicali. Anche chi soffre di mal di testa e/o di schiena può trovare sollievo dormendo in questo modo. Infine, dormire sulla schiena rilassa lo stomaco, riducendo i crampi addominali, ed è quindi indicato per chi soffre di problemi gastrici. Nonostante i numerosi benefici, si stima che solo una piccola percentuale della popolazione mondiale – appena il 10% – dorma in questa posizione.
Dormire su un fianco (destro o sinistro) è generalmente la posizione più comune, e non a caso viene definita “posizione fetale”, poiché è quella adottata dal feto nell’utero a causa dello spazio limitato e del bisogno di contatto e protezione più accentuato in quella fase. Quando si dorme su un fianco in posizione fetale, le ginocchia sono piegate vicino al petto, la testa è inclinata in avanti e le braccia avvolgono le gambe o sono strette contro il cuscino.
Idealmente, le gambe dovrebbero essere distese e le braccia allineate alla colonna vertebrale, per massimizzare la circolazione del sangue ed evitare punti di compressione.
In passato, si pensava che dormire su un fianco anziché sull’altro fosse benefico in caso di malattie specifiche, come reflusso o insufficienza cardiaca, o condizioni particolari, come la gravidanza. Tuttavia, queste tesi non sono state confermate scientificamente e si basano esclusivamente sulla disposizione asimmetrica dei nostri organi. Non è stata provata una correlazione tra questi fenomeni, e rimane consigliato alternare le posizioni (preferibilmente da una notte all’altra).
È invece certo che dormire a pancia in giù può peggiorare il fenomeno del russamento: con il rilassamento dei muscoli, la mandibola tende ad abbassarsi e la bocca si apre, portando a respirare con la gola piuttosto che con il naso.
Perché non è consigliabile dormire a pancia in giù
Per alcune persone, la posizione prona (a pancia in giù) è del tutto naturale e spontanea. Tuttavia, non è benefica per il corpo, in particolare per la testa e il collo. La testa è infatti fortemente girata a destra o a sinistra, e questa torsione provoca una tensione nei muscoli. Dormendo a pancia in giù, inoltre, il diaframma è compresso e la respirazione diventa difficoltosa. Le conseguenze di una cattiva postura non si avvertono sempre al mattino, motivo per cui molte persone tendono a mantenere un’abitudine che, a lungo termine, può portare a dolori cronici.
Aiuti per dormire meglio
A seconda della posizione preferita o più appropriata durante il sonno, esistono alcuni accessori che ne ottimizzano i benefici. I cuscini per il relax facilitano l’adozione di una postura corretta e sostengono la schiena o le gambe per tutta la notte. Se le gambe sono gonfie o affaticate, è consigliabile dormire con le caviglie sollevate; un cuscino in memory foam progettato per sostenere correttamente polpacci e caviglie è utile in queste situazioni. In caso di reflusso gastroesofageo, è il busto che deve essere sollevato, e i cuscini per il supporto dorsale offrono un sostegno confortevole. Infine, se si dorme su un fianco, può essere utile posizionare un supporto che separa le ginocchia o le cosce mantenendole allineate con il bacino.