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Le migliori (e peggiori) posizioni per dormire bene

  • 24 Settembre 2023

Il sonno non è solo tra le cose che amiamo più fare (come negarlo!), ma è anche fondamentale per il nostro benessere, soprattutto se dormiamo bene. La qualità del riposo notturno, però, dipende da numerosi fattori, tra cui la posizione in cui dormiamo.

La postura assunta durante la notte, infatti, non solo influisce sulla qualità del sonno, ma può anche avere un impatto significativo sulla salute a lungo termine. Scopriamo quindi quali sono le posizioni migliori per dormire bene e quali, invece, potrebbero arrecare dei danni.

Perché la posizione in cui dormiamo è così importante?

Dormire è un momento di rigenerazione per il corpo e la mente e assumere una posizione scorretta può portare ad avere dolori al risveglio, rigidità muscolare e persino problemi cronici. Il disallineamento della colonna vertebrale può infatti interferire con il rilassamento muscolare, mentre una cattiva postura può influire negativamente sulla respirazione, aggravando problemi come russamento o apnea notturna. Inoltre, anche la circolazione sanguigna può risentirne, con conseguenti intorpidimenti e formicolii.

Le migliori posizioni per dormire

Dormire sul fianco sinistro

Una delle posizioni più frequentemente raccomandate dagli esperti è quella laterale, in particolare sul fianco sinistro. Questa postura favorisce la digestione, migliora la circolazione sanguigna e riduce la pressione sugli organi interni. Dormire sul fianco sinistro è spesso consigliato anche alle donne in gravidanza, poiché facilita l’afflusso di sangue al feto e anche per chi soffre di reflusso gastroesofageo, poiché impedisce agli acidi dello stomaco di risalire verso l’esofago.

Dormire sul fianco destro

Al contrario, dormire sul fianco destro può avere qualche svantaggio per chi soffre di reflusso o disturbi digestivi, ma resta una buona opzione per molte persone, soprattutto se alternata con il lato sinistro. Quello che è importante è prestare attenzione all’allineamento della colonna vertebrale. Per evitare tensioni al collo e alla schiena, sarebbe infatti utile utilizzare un cuscino che sostenga adeguatamente la testa e un altro tra le ginocchia per mantenere il bacino in una posizione neutrale.

Dormire supini (sulla schiena)

La posizione supina, ovvero dormire sulla schiena, è spesso considerata la più neutrale per la colonna vertebrale. Questa postura distribuisce uniformemente il peso corporeo, prevenendo punti di pressione e riducendo il rischio di dolori alla schiena. Inoltre, è particolarmente benefica per chi soffre di dolori cervicali o lombari. Dormire supini non è indicato però per chi russa o soffre di apnea notturna, poiché può favorire l’ostruzione delle vie aeree. Per mitigare questo problema, è possibile utilizzare un cuscino che sollevi leggermente la testa e le spalle.

Posizioni per dormire bene: quella da evitare

Una posizione molto discussa è quella prona, ovvero dormire a pancia in giù. Sebbene questa postura possa ridurre il russare, tende a esercitare una pressione eccessiva sulla colonna vertebrale, causando tensioni al collo e alla parte bassa della schiena. Inoltre, dormire a pancia in giù costringe il collo a una torsione prolungata, che può provocare dolori muscolari e rigidità al risveglio. Per chi non riesce a evitare questa posizione, però, è consigliabile utilizzare un cuscino molto sottile o addirittura dormire senza cuscino, per ridurre l’angolazione del collo.

Dormire bene: attenzione a cuscini e materasso!

Non si può ignorare l’importanza del materasso e del cuscino nella scelta della posizione per dormire. Un materasso troppo morbido può compromettere il supporto della colonna vertebrale, mentre uno troppo rigido può creare punti di pressione dolorosi. Allo stesso modo, un cuscino inadeguato può alterare l’allineamento del collo e delle spalle. L’ideale è quindi scegliere un materasso e un cuscino che si adattino alla posizione preferita per dormire, offrendo il giusto equilibrio tra comfort e sostegno.

Anche fattori come l’età, il peso corporeo e le condizioni fisiche individuali influenzano la scelta della posizione ottimale per dormire: ad esempio, le persone anziane tendono a preferire la posizione laterale, poiché allevia la pressione sulle articolazioni. Chi soffre di problemi respiratori potrebbe trovare invece più confortevole dormire leggermente inclinato, utilizzando un cuscino sagomato o una base regolabile per il letto.

Adottare una buona postura durante il sonno è una questione di consapevolezza e adattamento e, per migliorare la qualità del riposo, è sempre utile osservare come ci si sveglia al mattino: dolori o rigidità possono infatti essere segnali che indicano la necessità di cambiare abitudini o di investire in un materasso di alta qualità, oppure, più semplicemente, di cambiare cuscino e sceglierne uno più adatto.

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