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Posizioni per dormire: le migliori per riposare bene

  • 8 Aprile 2021

Dormire è una delle attività più naturali per l’essere umano: impossibile pensare di poter restare sempre svegli esattamente come smettere di respirare! Tuttavia c’è un modo corretto di riposare, a partire dalle migliori posizioni per dormire, quelle, cioè, che consentono un risveglio piacevole e senza dolori muscolari.

Quando nasciamo nessuno ci insegna come dormire; l’attività in sé è parte integrante del nostro essere fin dai primi istanti di vita. Quello che si impara da piccoli è l’alternanza del ciclo veglia sonno, grazie all’impostazione di una routine che educa il bambino a dormire sempre più a lungo la notte e sempre meno durante il giorno con il passare dei mesi e della crescita. Ciò che invece è spesso sottovalutato è la corretta o meglio le corrette posizioni per dormire. Curiosamente i neonati tendono a disporsi nelle posizioni ideali, mentre con il crescere sviluppano la tendenza ad assumere posture inadeguate e innaturali.

Le posizioni corrette per dormire bene

Le principali posizioni per dormire sono:

  • supino (a pancia in su)
  • sul fianco (destro o sinistro)

Idealmente la posizione migliore per dormire è quella a pancia in su con le braccia lungo il corpo, questo perché in questo modo il sangue circola in maniera ottimale anche verso gli arti, la schiena è ben sostenuta con le vertebre che ritrovano il corretto allineamento e la muscolatura trova il giusto relax. Dormire a pancia in su arreca sollievo ai dolori temporo-mandibolari e cervicali soprattutto in combinazione con un cuscino sagomato che ben sostiene le vertebre cervicali. Anche coloro che soffrono di mal di testa e/o di mal di schiena possono trovare sollievo dormendo in questo modo. Infine, da supini lo stomaco si rilassa e gli spasmi addominali si riducono, quindi è indicato dormire a pancia in su anche in caso di mal di stomaco. Nonostante i numerosi benefici, si calcola che sono una piccola percentuale della popolazione mondiale – appena il 10% – ha l’abitudine di dormire in questa posizione.

In generale la posizione sul fianco (destro o sinistro che sia) è la più gettonata; non per nulla viene definita “posizione fetale” proprio a richiamare la postura che il feto assume nel grembo materno a causa del poco spazio a disposizione, ma anche per il bisogno di contatto e protezione che è più sviluppato in tenera età. Quando si dorme sul fianco in posizione fetale, le ginocchia sono piegate e vicine al petto, la testa inclinata in avanti e le braccia avvolte alle gambe oppure abbracciate al cuscino.

Idealmente quando ci si posiziona sul fianco è preferibile tenere le gambe rilassate e distese e le braccia in una posizione di allineamento alla colonna vertebrale, sempre al fine di favorire al massimo il circolo sanguigno e di evitare zone di pressione.

Un tempo si pensava che dormire su un fianco piuttosto che sull’altro potesse apportare benefici in presenza di particolari disturbi, come reflusso o insufficienza cardiaca, o condizioni, in primis in gravidanza. Queste tesi non trovano un significativo riscontro scientifico e sono supportate solo dal fatto che il posizionamento degli organi nel corpo umano non è simmetrico. In realtà non è stata di fatto provata una correlazione tra i due fenomeni e resta consigliabile alternare le posizioni notte dopo notte (meglio se di giorno in giorno).

Quel che è certo è che dormire a pancia in su può peggiorare il fenomeno del russamento in quanto con il rilassamento della muscolatura la mandibola tende a scendere e la bocca si spalanca inducendo a respirare dalla gola piuttosto che dalle narici.

Perché è meglio non dormire a pancia in giù

Per alcuni la posizione prona (a pancia in giu) è del tutto naturale e spontanea. Vero è, però, che il corpo e in particolare testa e collo non ne beneficiano. Il capo, infatti, è gioco forza ruotato a destra o a sinistra e questa torsione provoca tensioni ai muscolari. A pancia in giu, inoltre, il diaframma è compresso e la respirazione è affaticata. Le conseguenze di una scorretta postura non sempre si fanno sentire al mattino, per tale motivo tante persone tendono a mantenere questa cattiva abitudine che a lungo andare, invece, determina dolori che con il tempo possono diventare cronici.

Gli ausili per dormire bene

A seconda della posizione che si predilige o che è più indicato assumere durante il riposo, esistono alcuni dispositivi che aiutano a massimizzarne i benefici. I cuscini relax facilitano l’assunzione di una postura corretta e supportano la schiena o le gambe durante tutta la notte. In presenza di gambe gonfie o affaticate, è bene dormire a pancia in su con le caviglie sollevate rispetto al bacino; in queste situazioni è di aiuto un cuscino in memory studiato per il corretto sostegno di polpacci e caviglie. In situazioni di reflusso gastroesofageo è il busto a dover essere sollevato e in questo caso i cuscini relax per la schiena offrono supporto senza affaticare. Infine, quando si dorme sul fianco, può essere d’ausilio porre un sostegno che distanzi le ginocchia o le cosce e le mantenga ben allineate al bacino.

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