La stanza Perdormire

Perché e per quanto fare il riposino pomeridiano

  • 4 Giugno 2021
donna che fa il riposino pomeridiano

Il riposo riveste un ruolo cruciale ai fini del benessere generale. Dormire il corretto numero di ore per notte garantisce una migliore qualità delle ore di veglia, rendendoci più attivi e concentrati. Come abbiamo visto in un precedente articolo, la quantità di sonno notturno rappresenta un valore assoluto che può variare in base in base all’età. I neonati necessitano di dormire molto di più degli adulti, non solo come ore consecutive, ma anche come momenti durante l’arco della giornata. Ciò perché il riposo pomeridiano dei bambini è cruciale per il corretto sviluppo, tant’è che fa parte della routine dalla nascita fino ai 3 anni di età. Se si pensa che a quelle età il cervello è nel pieno del proprio sviluppo, è facile intuire come e quanto il riposo possa incidere positivamente. Durante i momenti di veglia, infatti, i bimbi affrontano un crescendo di scoperte e di sfide per mente e corpo, basti pensare allo sforzo che può richiedere gattonare e poi compiere i primi passi! Per quanto vi siano scuole di pensiero le quali reputano che pisolino possa alterare il riposo notturno, è ormai prassi diffusa lasciare i bambini “liberi” di regolare il proprio ciclo di sonno-veglia fino a trovare il giusto equilibrio.

Riposino pomeridiano anche per gli adulti?

Se per i più piccoli i pareri sono piuttosto concordi nel riconoscere l’importanza di questa attività, per gli adulti le fazioni sono nettamente divise. Da una parte si schierano coloro che segnalano un abbassamento del livello di concentrazione nelle ore che seguono il pranzo: la digestione assorbe un discreto quantitativo di energie che giocoforza sono sottratte ad altre funzioni. Il pisolino in quelle ore risponde fisiologicamente a un bisogno dell’organismo. Come in tutte le cose, tuttavia, è l’eccesso a poter essere dannoso. Come i bambini, anche gli adulti non sono immuni a squilibri del sonno dovuti al riposo pomeridiano prolungato troppo a lungo.

Per quanto fare il riposino pomeridiano

La durata ottimale va dai 20 ai 30 minuti; indugiare oltre può avere ripercussioni nell’immediato dando origine a mal di testa, senso di confusione e disorientamento; senza contare che questo tempo va poi a sottrarsi al riposo notturno. Un utile trucco per non eccedere è quello di dedicarsi alla siesta subito dopo mangiato così da ricaricare le batterie proprio nel momento in cui ve n’è più bisogno e riuscire a riprendere le attività quotidiane con più prontezza. Rimandare il momento del riposo aumenta solamente la stanchezza con il rischio di restare addormentati più a lungo del dovuto.

Consigli per un buon riposo pomeridiano

Come per il sonno notturno, anche durante il pomeriggio è utile creare la giusta atmosfera. In tal senso è utile prestare attenzione alla luminosità e alla temperatura della stanza. Un buon pisolino non richiede buio assoluto, bensì una leggera penombra. La temperatura non deve scendere sotto i 18C° considerato che durante la digestione quella corporea tende ad abbassarsi. E’ bene evitare qualsiasi forma di distrazione, pertanto, proprio come avviene la sera, l’uso di smartphone, pc e tv va interrotto mezz’ora prima.

Quando il riposino pomeridiano è un campanello d’allarme

Il corpo ci invia segnali che è sempre bene non ignorare. Quando la sonnolenza diurna diventa eccessiva e non passa con 30 minuti di pisolino, può volere dire che qualcosa non va. In questi casi come primo passo può essere utile monitorare il sonno con appositi strumenti che dialogano con lo smartphone per offrire report accurati e utili per essere sottoposti all’attenzione del proprio medico. In un precedente articolo, poi, abbiamo approfondito il tema della sonnolenza diurna affrontandone le possibili cause e rimedi.

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