Per quanto semplice possa essere uno sbadiglio, c’è di più di quanto sembri. Robert R. Provine, il pioniere della ricerca sullo sbadiglio, una volta scrisse che lo sbadiglio è “il comportamento umano comune meno compreso”. Tutt’oggi, i ricercatori stanno ancora cercando le risposte sul perché si sbadiglia.
Noi proveremo oggi a dare alcune risposte che ci aiutino a capire perché si sbadiglia:
- Il motivo più frequente è la sonnolenza: lo sbadiglio si presenta sempre prima di addormentarsi e appena ci si sveglia. Possiamo dire che sonno e veglia sono compagni fedeli dello sbadiglio.
- Si sbadiglia per mantenere costante la temperatura cerebrale, evitando che questa salga eccessivamente. Proprio come la CPU di un computer, infatti, il cervello genera calore e, sfortunatamente, gran parte delle funzioni del cervello sono sensibili alla temperatura. Attraverso meccanismi di raffreddamento, come lo sbadiglio, la termoregolazione ottimale viene mantenuta entro un certo intervallo, fondamentale per la nostra sopravvivenza.
- Si tende a sbadigliare quando si è annoiati o stanchi. Un’ipotesi sostiene che lo sbadiglio contribuisca a mantenere il cervello sveglio durante attività noiose o passive. L’atto di sbadigliare costringe i muscoli del viso e del collo a muoversi; questo movimento può stimolare l’arteria carotide, portando ad un aumento della frequenza cardiaca e al rilascio di ormoni che promuovono la veglia.
- Si sbadiglia per empatia: da qui nascerebbe la contagiosità del gesto, condividendo il comportamento e lo stato fisiologico di chi ci sta attorno.
Forse vi abbiamo dato alcune informazioni sul perché si sbadiglia, adesso vi diciamo perché lo sbadiglio è contagioso.
- Si pensa che i neuroni specchio siano il meccanismo alla base dello sbadiglio contagioso. Questi neuroni abbinano le nostre azioni alle persone intorno a noi, quindi se si vedono altre persone sbadigliare, sbadigliamo anche noi, anche in assenza di stimoli quali noia o stanchezza.
- Uno studio recente ha rilevato che il contagio dello sbadiglio è maggiore tra persone che hanno un forte legame sociale come amici e parenti. Se uno sconosciuto ci sbadiglia di fronte siamo meno portati a fare altrettanto.
- Lo sbadiglio riflesso si sviluppa dai 4-5 anni, cioè quando i bambini cominciamo a percepire lo stato d’animo delle persone che li circondano.
- Le donne sono più soggette allo sbadiglio contagioso rispetto agli uomini. Sarà perché hanno una maggiore capacità di empatia con il mondo circostante?
- Alcuni disturbi neurologici come la schizofrenia e psicopatia, patologie che tendono ad isolare il soggetto dal resto del mondo circostante, rendono immuni dallo sbadiglio contagioso.
Sbadigliare fa bene? Si, sbadigliare circa 20 volte al giorno, è una buona cosa:
- aiuta a rinfrescare e regolare la nostra temperatura interna;
- allevia la noia e la stanchezza svegliandoci;
- allevia la pressione dell’orecchio;
- lenisce la sensazione di mancanza di respiro.
Se l’argomento vi affascina, vi consigliamo il nostro articolo sulla sonnolenza diurna.