È ormai risaputo che un terzo della nostra vita lo passiamo dormendo e questo rende il materasso un alleato per il nostro benessere psico-fisico che, però, spesso noi non consideriamo tale. In effetti, un buon materasso può fare la differenza in termini di sonno, ma anche di salute generale del nostro corpo e della nostra mente.
Per questo, gli esperti consigliano di cambiarlo di tanto in tanto in quanto l’usura del materasso può palesarsi in differenti modi:
- per la sua portanza: con l’andare del tempo il materasso perde la sua capacità di sostenere adeguatamente il corpo;
- per la sua igiene: acari, polvere e batteri si annidano all’interno del materasso e, malgrado una costante manutenzione, col tempo diventa sempre più difficile garantire una corretta igienizzazione;
- per l’inadeguatezza rispetto alla postura e alla fisicità dell’individuo: invecchiando si cambia il modo di dormire e il sopraggiungere di dolori muscolari o scheletrici rende il materasso non capace di assicurare un buon sonno.
Quindi, ogni quanto bisogna cambiare il materasso? Un buon materasso è fatto per durare dai 7 ai 10 anni ma, secondo l’American Sleep Association, la sua durata varia a seconda di 3 fattori principali.
- Quanto spesso viene utilizzato: il materasso che utilizziamo a casa nostra, quindi quotidianamente, e quello su cui dormiamo nella casa delle vacanze, nei weekend o nel periodo estivo, non hanno la stessa lunghezza di vita. Il secondo dura il doppio del primo, quindi quel materasso può essere cambiato dopo 15- 20 anni dalla data di acquisto.
- Quanto peso deve sostenere: se il materasso sopporta più di 110kg ogni notte, potrebbe consumarsi più velocemente e la sua durata potrebbe limitarsi a 5 anni. In questo caso è consigliabile scegliere materassi con densità di schiuma più elevata o materassi in lattice.
- Quale tipologia di materasso: l’ASA (l’American Sleep Association) afferma che i materassi in memory foam o schiuma di lattice possono durare fino a 10 anni. Quelli a molle, invece, durano tra i 4 e i 6 anni. Infine, quelli ad aria o ad acqua meno di 4 anni.
Ma come si capisce che è arrivato il momento di cambiare materasso?
Gli esperti ci dicono di porre attenzione a 4 segnali inequivocabili:
- il materasso cede;
- ci svegliamo con dolori muscolari o cervicali;
- il materasso è diventato più rigido;
- provoca allergie o asma.
Adesso che vi abbiamo indicato ogni quanto bisogna cambiare il materasso, vi diamo qualche consiglio su come allungargli la vita.
- Almeno 4 volte all’anno ruotarlo dalla testa ai piedi per non creare avvallamenti.
- Usare sempre il coprimaterasso per mantenerlo pulito e ridurre gli acari della polvere. Meglio se il coprimaterasso è impermeabile: in questo modo si previene l’umidità che può portare muffe e funghi.
Il materasso, come il guanciale del resto, sono elementi fondamentali per il nostro riposo e, come tali, vanno tenuti nella giusta considerazione. Un buon sonno non ha prezzo!
Se questo argomento vi interessa potete leggere anche il nostro articolo dedicato ad Acari e allergia e consultare le sezioni dedicate del nostro ecommerce qui e qui.