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Qual è la differenza tra stanchezza e sonnolenza?

  • 3 Maggio 2023
Qual è la differenza tra stanchezza e sonnolenza?

Stanchezza o sonnolenza? Queste due parole possono sembrare sinonimi ma in realtà racchiudono due condizioni differenti.

Il vocabolario della lingua italiana ci viene in aiuto spiegandoci che la stanchezza è una condizione di chi è affaticato mentre la sonnolenza è uno stato di intorpidimento, caratteristico di chi si è appena svegliato dal sonno o sta per addormentarsi.

La stanchezza restituisce la sensazione di non avere energie per affrontare gli impegni della giornata, sia da un punto di vista fisico che mentale. La sonnolenza, invece, è quella che rende difficile tenere gli occhi aperti e che fa credere che dormire sia l’unica soluzione possibile per cancellarla. Dietro a queste due condizioni possono esserci cause comuni, ma anche altre totalmente diverse.

Cause e manifestazioni della stanchezza

La stanchezza, quando non deriva da un vero e proprio sforzo fisico e non è occasionale, può essere legata a diversi fattori di origine fisica o mentale.

Nel primo caso le ragioni possono essere differenti:

  • problemi connessi al peso (sia in caso di sovrappeso sia di sottopeso)
  • diabete 
  • problemi legati al malfunzionamento della tiroide
  • alterazioni del normale ciclo sonno-veglia

Nel secondo caso, invece, a scatenare la stanchezza possono essere:

  • stress 
  • stati di tensione legati al lavoro o a situazioni personali
  • depressione 
  • disturbi del sonno

Questo senso di spossatezza non si manifesta mai da solo. Se imparassimo a guardare e sentire le reazioni del nostro corpo, ci accorgeremmo che insieme alla stanchezza spesso avvertiamo anche una sensazione di noia, di irritabilità, un abbassamento delle difese immunitarie e, non di rado, qualche fastidio legato allo stomaco o all’intestino. Spesso tutti questi disturbi, in assenza di patologie conclamate, hanno un’origine psicosomatica. Cosa significa? Significa che le preoccupazioni, le insicurezze e il carico di cose da fare affaticano la mente generando uno stato di stanchezza che rende difficile affrontare la giornata.

Cosa fare per contrastare questo disturbo?

Se la condizione di stanchezza è scaturita da un periodo di vita particolarmente stressante, per prima cosa bisogna cercare di ripristinare il proprio equilibrio. Come?

  • Rallentando i ritmi.
  • Prendendoci cura del corpo e della mente: un sano egoismo a volte è risolutivo!
  • Nutrendoci nel modo corretto: l’alimentazione, infatti, è un elemento molto importante al fine di avere le necessarie energie. Ad esempio, rispettare una dieta sana e bilanciata ed evitare di consumare alimenti che affaticano la digestione e il fegato. Evitare cibi spazzatura e già pronti poiché sono ricchi di conservanti e grassi che non fanno altro che sovraccaricare l’organismo di tossine da smaltire.
  • Affidandoci ad integratori naturali che apportano nutrienti fondamentali per l’organismo piuttosto che esagerare con sostanze eccitanti, come caffeina e teina.
  • Stabilendo una routine sana nelle proprie giornate: svegliarsi presto in modo da avere il tempo necessario per fare una bella colazione prima di andare al lavoro, a scuola o all’università, può essere una buona abitudine.
  • Ricordandoci di fare attività fisica, ancor meglio se all’aria aperta.
  • Dormendo più o meno sempre alla stessa ora e non troppo tardi.
  • Favorendo il rilassamento con un buon libro invece che con il cellulare o altri dispositivi, piuttosto scegliamo un buon libro.

Sonnolenza: cos’è e come si presenta

La sonnolenza, quando si manifesta durante il giorno, è una condizione atipica. Le prime manifestazioni sono sbadigli frequenti, sfregamento degli occhi, cali di attenzione.

L’eccessiva sensazione disonnolenza diurna o addirittura l’addormentamento in momenti e luoghi inappropriati può essere causato da:

  • disturbi del sonno notturno
  • patologie come l’anemia, l’emicrania, il diabete, ipertiroidismo
  • un uso costante di alcune tipologie di farmaci
  • patologie legate a carenze vitaminiche e a squilibri metabolici 

La sonnolenza, però, non è legata solo a condizioni patologiche, ma anche a condizioni naturali come il cambio di stagione o la sindrome premestruale e mestruale o a stili di vita irregolari, che vanno dal lavoro su turni fino all’abuso di alcool e sostanze stimolanti come il caffè, il thè ecc.

Come abbiamo visto prima, come la stanchezza anche la sonnolenza può essere collegata anche a situazioni stressanti e a disturbi del sonno. E allora cosa fare in questi casi?

  • Cercare di mantenere ritmi sonno-veglia sempre uguali.
  • Migliorare la qualità del riposo con materassi e guanciali adatti al proprio stile di riposo.
  • Favorire la distensione dei nervi facendo affidamento su alcune piante dalle proprietà specifiche come la Valeriana, l’Escolzia, il Luppolo o il Tiglio.

Per un ulteriore approfondimento sulla sonnolenza diurna vi rimandiamo anche all’articolo dedicato e alla sezione dedicata ai consigli sul benessere del riposo.

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