La stanza Perdormire

Meglio la culla o il lettino per un neonato?

  • 30 Settembre 2024
Meglio la culla o il lettino per un neonato?

Se è vero che in media si passa un terzo della vita dormendo, è altrettanto vero che i neonati passano 2 terzi della loro giornata dormendo. Di media, infatti, un neonato dorme 16 ore al giorno, spesso suddivise in sonnellini di qualche ora. Crescendo, poi, i tempi tendono a regolarizzarsi anche in armonia con le poppate. Intorno ai 3-4 mesi i neonati possono dormire anche 5-6 ore di fila ed entro l’anno, nella maggioranza dei casi, è possibile che dormano tutta la notte.

Fino a 12 mesi sarebbe bene che i bambini dormissero nella stessa stanza dei genitori, non solo per agevolare questi ultimi nella gestione delle poppate, per la perdita del ciuccio e per intervenire repentinamente in caso di pianti o risvegli notturni, ma anche per prevenire la SIDS, sindrome della morte in culla.

Ma meglio la culla o il lettino? Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire da un punto fondamentale: la sicurezza del piccolo. Il neonato deve essere al sicuro sia da un punto di vista fisico che emotivo e per garantire ciò per i primi dodici mesi sarebbe consigliabile:

  • una culla non troppo grande, in modo che il bambino si senta protetto e “contenuto”, un po’ come nel grembo materno;
  • posizionare la culla accanto al letto dei genitori per poter monitorare il sonno del bimbo;
  • utilizzare materassi e cuscini anti-soffoco;
  • coprire il piccolo con un sacco nanna con i piedini in modo che non possa mettere in bocca tessuti di alcun genere.

Alla luce di tutto ciò, alla domanda “meglio la culla o il lettino?” risponderemo: fino all’anno di età meglio la culla.

Una volta superato l’anno, il bambino può dormire in un lettino nella sua cameretta, anche se sappiamo che questo passaggio non è certo facile. Per questo vi diamo qualche consiglio per agevolare il passaggio dalla culla al lettino e dalla vostra camera alla sua.

  • Create un rito della nanna: un’ora prima di dormire compite assieme al vostro bambino una serie di rituali prestabiliti. Ad esempio: il bagnetto, una canzoncina, un massaggio ai piedini, la lettura di un libro preferito…la ripetitività delle azioni predispone al sonno.
  • Tutte le attività pre-sonno andrebbero svolte con luci soffuse, usando un tono basso di voce.
  • Restate con il piccolo fino a quando si addormenta ma fate in modo che accada nel suo lettino. Tendenzialmente non fatelo addormentare in braccio.
  • Usate il suo lettino anche durante la giornata in modo che il bambino lo interiorizzi come un suo spazio confortevole e conosciuto.
  • Sul sonno, come su ogni altro passaggio dello sviluppo, non è opportuno spronare o forzare al distacco. Trascurare le richieste di rassicurazione del bambino non ne favorisce l’autonomia e anzi rischia al contrario di renderlo meno sicuro di sé e della relazione.
  • Dall’altro lato rassicurare eccessivamente il bambino, minimizzare o negare le sue paure non lo aiuta a trovare strategie utili per affrontarle. Meglio piuttosto accogliere le sue emozioni e accompagnarlo nell’esplorazione dell’ambiente, cercando insieme i mostri nascosti nella casa o nella camera.
  • Può essere anche utile naturalmente utilizzare una lucina per la notte e restare accanto al bambino finché non prende sonno. 

Adesso, che il passaggio dalla culla al lettino è stato fatto bisogna capire quale lettino è meglio acquistare.

Una proposta valida è sicuramente quella del letto evolutivo più basso rispetto ai letti tradizionali con il materasso posto a livello del pavimento. Questo permette che il bambino si muova autonomamente dentro e fuori dal letto, inoltre, in quella posizione può vedere tutto ciò che lo circonda e raggiungere facilmente i suoi giocattoli favorendo così l’autonomia e il gusto per l’esplorazione.

Questo genere di letto spesso dispone di un kit che permette di modificarne le caratteristiche in linea con la crescita del bambino diventando, così, un acquisto che dura nel tempo.

Gli altri vantaggi del letto evolutivo sono:

  • favorire l’autonomia del bambino che può muoversi liberamente una volta sveglio;
  • massimizzare la sicurezza;
  • favorire lo sviluppo motorio;
  • favorire il sonno in quanto la sensazione di libertà acquieta le ansie dei bambini che non amano sentirsi costretti.

A questo punto, se ci rifacciamo la domanda iniziale “Meglio la culla o il lettino?” potremmo rispondere: meglio entrambi in armonia con la crescita dei nostri piccoli di casa!

Per approfondire questo tema potete leggere anche: Bimbi che dormono con la mamma: i benefici (ma anche le controindicazioni) del co-sleeping, Cuscino per neonati: tutte le tipologie da conoscere e Letto evolutivo e letto montessoriano: qual è la differenza?.

LASCIA UN COMMENTO

POST CORRELATI